Alessandra Gatto

ALESSANDRAGATTO ritratto

Alessandra Gatto
Unʼartista che vive e lavora a Milano. Ha conseguito la laurea triennale in Fotografia presso la LABA di Firenze, successivamente un master in Photography and Visual Design presso la NABA di Milano ed è stata assistente per un anno dellʼartista Alessandro Sambini. 
Attualmente frequenta il biennio di Fotografia allʼAccademia di Belle arti di Brera.

Negli anni i suoi lavori sono stati finalisti di premi come Combat Prize e Fondazione Francesco Fabbri. Dal 2022 è co-founder dello studio ZIMA, che si occupa di fotografia di opere dʼarte e beni culturali.

“I miei lavori sono incontri tra lʼuomo e lʼelemento naturale, un tentativo di conversazione e relazione tra essi. Osservando la natura e ciò che essa può offrirci, a livello filosofico, chimico, fisico e storico, possiamo permetterci di vivere un mondo con uno sguardo laterale, non più legato alle convenzioni sociali, ma elevato ad una esistenza senza tempo e senza spazio. La mia pratica si nutre di racconti privati e piccole utopie che la natura fa ma non racconta, nascoste e messe in luce dalle mie opere. Il mio lavoro è quello di condurvi in questo nuovo modo di vedere la realtà, così come la natura silenziosa tenta di fare da tempo.”

www.alessandragatto.com/

Red line

Il progetto nasce nel 2018, anno chiave per l’aumento di incendi dolosi in territorio calabro ed è ottenuto dal prelievo delle immagini satellitari dei luoghi in cui sono avvenuti gli incendi dalla piattaforma di Google Earth a cui successivamente, sono state sottratte delle immagini fotografiche realizzate nel momento in cui gli incendi erano in corso.

La sottrazione è un processo digitale ottenuto tramite la fusione di pixel, dato dallo strumento “brucia” come livello di fusione su Photoshop. Le opere vogliono essere invito ad una progressiva rivelazione della natura in una fotografia astratta, un paesaggio ormai distrutto dallʼuomo che lentamente nellʼimmaginazione ricresce e prende nuovamente vita.

Viaggiando con lo sguardo allʼinterno delle immagini ci si rende conto progressivamente di come elementi naturali e paesaggistici si rivelano, così come la consapevolezza dellʼerrore umano verso la natura si palesa rendendoci consapevoli.

Le fotografie sono installate come carte geografiche con cornice in legno e creano un percorso lineare che accresce la scoperta dei luoghi ricreando un viaggio nella penisola calabra.

Prev project Next project
Drag View